Stitichezza del gatto

Quando il gatto non va di corpo per uno o più giorni, l’allarme inizia a suonare. Spesso ci si accorge di questo problema solo nel momento in cui si pulisce la lettiera e si nota l’assenza di feci. In altri casi, è il comportamento del gatto a cambiare: diventa più nervoso, si lecca insistentemente l’addome o passa troppo tempo nella lettiera senza risultati. Ma cosa può esserci dietro a questo blocco intestinale? E quando è necessario preoccuparsi davvero?

Ogni quanto dovrebbe fare la cacca un gatto sano?

In condizioni normali, un gatto adulto defeca una volta al giorno, anche se ci sono soggetti che vanno di corpo ogni 36 ore senza che questo rappresenti un problema. L’importante è che le feci siano regolari in consistenza, ben formate e prive di muco o sangue. Se passano più di due giorni senza evacuazioni e compaiono altri segnali come addome gonfio, mancanza di appetito o letargia, è necessario intervenire.

Cause comuni del blocco intestinale nei gatti

Il motivo per cui un gatto non fa la cacca può essere semplice oppure indicare una condizione clinica da non sottovalutare. Vediamo le cause più frequenti:

1. Disidratazione

Uno dei motivi principali è la mancanza di acqua, specialmente nei gatti che mangiano solo croccantini. Le feci diventano dure, secche e difficili da espellere. I gatti sono noti per bere poco, quindi è facile che si disidratino anche senza sintomi evidenti.

2. Alimentazione inadeguata

Una dieta povera di fibre o troppo ricca di grassi può rallentare il transito intestinale. A volte un cambiamento improvviso di cibo o un alimento non ben tollerato può causare stitichezza.

3. Inattività fisica

I gatti che si muovono poco, soprattutto quelli anziani o che vivono solo in appartamento, tendono a sviluppare una motilità intestinale più lenta.

4. Stress

Anche l’ansia può influire sul tratto gastrointestinale. Un trasloco, la presenza di nuovi animali, visite veterinarie o cambiamenti nella routine quotidiana possono causare un blocco funzionale.

5. Corpi estranei e boli di pelo

Soprattutto nei gatti a pelo lungo, l’accumulo di peli ingeriti durante la toelettatura può formare boli che rallentano o bloccano la digestione. In altri casi, il gatto può aver ingerito oggetti non digeribili, come fili, plastiche o giocattoli.

6. Problemi anatomici o neurologici

Megacolon, stenosi intestinali, problemi alla colonna vertebrale o traumi possono rendere fisicamente difficile la defecazione. Alcune condizioni croniche richiedono diagnosi specifiche e trattamento veterinario.

Segnali che indicano un problema serio

Non tutti i casi di stitichezza sono urgenti, ma alcuni segnali richiedono una visita veterinaria immediata:

• Il gatto si sforza ma non riesce a defecare.

• Vomito, soprattutto se persistente.

• Addome duro e dolorante al tatto.

• Inappetenza e apatia.

• Presenza di sangue nella lettiera.

• Tentativi frequenti e infruttuosi di usare la lettiera.

In questi casi, il rischio è che ci sia un’ostruzione o un quadro di megacolon che non può essere risolto con rimedi casalinghi.

Cosa fare quando il gatto non fa la cacca

Il primo passo è osservare attentamente il comportamento del gatto. Se non presenta sintomi gravi, si può agire con alcune accortezze per stimolare il transito intestinale.

Idratazione prima di tutto

Assicurati che il gatto beva abbastanza. Puoi aggiungere acqua al cibo umido, cambiare spesso l’acqua nella ciotola o usare una fontanella per stimolare l’interesse.

Migliora la dieta

Introdurre un po’ di fibre naturali, come la zucca cotta e schiacciata o piccole quantità di verdure ben cotte, può aiutare. Esistono anche cibi veterinari specifici per la regolarità intestinale.

Favorisci il movimento

Giocare con il gatto ogni giorno, usare giochi interattivi o farlo muovere di più può contribuire a riattivare la motilità intestinale.

Massaggi delicati

Un lieve massaggio circolare sull’addome può stimolare il colon. Tuttavia, deve essere fatto con attenzione e solo se il gatto non prova dolore.

Rimedi naturali (ma con cautela)

Esistono alcuni rimedi naturali che possono essere utili, ma non devono mai sostituire il parere del veterinario, specialmente se il gatto ha già problemi cronici o altre patologie.

• Olio di oliva: in piccole dosi (mezzo cucchiaino nel cibo umido), può avere un lieve effetto lassativo. Da non usare per più di 2-3 giorni.

• Zucca: è ricca di fibre e ben tollerata. Anche i gatti più schizzinosi la accettano se ben mescolata al cibo.

• Malto per gatti: utile soprattutto per i boli di pelo, favorisce il passaggio del materiale ingerito.

• Aloe vera: solo sotto forma di prodotti veterinari appositi, poiché la pianta fresca può essere tossica.

Quando rivolgersi al veterinario

Se dopo due giorni il gatto continua a non defecare, o se mostra anche solo uno dei segni gravi elencati prima, la cosa più saggia è portarlo dal veterinario. Potrebbero essere necessari:

• Esami radiografici o ecografie.

• Clisteri o lavaggi intestinali.

• Lassativi specifici sotto prescrizione.

• Esclusione di patologie croniche come megacolon, ostruzioni o problemi neurologici.

Il trattamento precoce previene complicazioni gravi come il blocco intestinale, che può diventare un’emergenza anche pericolosa per la vita.

Conclusione: ascolta il corpo del tuo gatto

Il gatto non può dirti a parole che qualcosa non va, ma lo comunica con i gesti, l’uso della lettiera, l’appetito e i piccoli cambiamenti nel comportamento. Se non va di corpo da più di un giorno, osserva attentamente e non aspettare troppo per agire. A volte basta correggere l’alimentazione o aumentare l’idratazione, ma in altri casi il problema può essere più profondo.

Mai sottovalutare il potere dell’osservazione: è il primo strumento per garantire il benessere del tuo amico felino.