Blog
Infezioni Urinarie nei Cani: Segnali da Riconoscere Subito
Infezioni Urinarie nei Cani
Le infezioni urinarie nei cani, spesso definite con il termine medico cistite batterica, rappresentano un disturbo relativamente comune, ma non per questo da sottovalutare. Anche se in molti casi si tratta di condizioni risolvibili con una terapia mirata, ignorarne i sintomi può portare a complicazioni importanti, come infezioni renali, dolori cronici o ricadute frequenti.
Riconoscere in tempo i segnali di un’infezione del tratto urinario è essenziale per intervenire rapidamente, migliorare il benessere del cane e prevenire danni duraturi. Ma quali sono i sintomi da osservare, cosa fare in caso di sospetto e come si possono prevenire questi disturbi? Vediamolo insieme.
Cos’è un’infezione urinaria e come si sviluppa
Le infezioni urinarie nei cani si verificano quando batteri – solitamente provenienti dall’ambiente esterno o dalla flora intestinale – riescono a colonizzare la vescica, l’uretra o, nei casi più gravi, anche i reni. Il sistema urinario, in condizioni normali, è in grado di respingere i microrganismi patogeni, ma alcune situazioni possono indebolire le difese locali: un’igiene compromessa, la presenza di calcoli, un sistema immunitario fragile o alterazioni anatomiche.
I batteri più spesso coinvolti sono Escherichia coli, Proteus, Staphylococcus e Klebsiella. Questi microrganismi possono penetrare attraverso l’uretra e trovare un ambiente favorevole alla proliferazione nella vescica, causando infiammazione, dolore e disturbi della minzione.
Le femmine sono generalmente più predisposte, a causa dell’uretra più corta, che facilita la risalita batterica. Anche i cani anziani, quelli diabetici o con patologie endocrine, sono soggetti più a rischio.
I segnali da non ignorare
Uno degli errori più comuni è pensare che un’infezione urinaria si manifesti in modo evidente e drammatico. In realtà, molti cani soffrono silenziosamente, soprattutto nelle fasi iniziali. Ecco perché è fondamentale saper cogliere anche le variazioni sottili nel comportamento o nelle abitudini.
Tra i sintomi più frequenti c’è la pollachiuria, ovvero la tendenza ad urinare spesso e in piccole quantità. Il cane può chiedere di uscire più volte al giorno, oppure iniziare a sporcare in casa, comportamento anomalo se è già abituato alla pulizia.
Altro segnale importante è la disuria, cioè la difficoltà o il dolore nell’urinare. Il cane può assumere posture insolite, gemere durante la minzione, o restare accovacciato a lungo senza riuscire ad espellere l’urina. In alcuni casi, le urine possono apparire torbide, maleodoranti o contenere tracce di sangue.
Non mancano i sintomi sistemici, come abbattimento, inappetenza, leccamento eccessivo dei genitali o, nei casi più gravi, febbre e vomito, soprattutto se l’infezione si è estesa alle vie urinarie superiori (rene o uretere).
Anche un cambiamento di umore o irritabilità può essere un campanello d’allarme, legato al fastidio o al dolore cronico che l’animale non riesce a esprimere direttamente.
Diagnosi: il ruolo fondamentale del veterinario
Una volta osservati i sintomi, è fondamentale non ricorrere all’autodiagnosi o ai rimedi casalinghi. Solo un esame delle urine, effettuato dal veterinario, può confermare la presenza di batteri, leucociti o sangue. In molti casi si rende necessaria anche una urinocoltura con antibiogramma, per identificare con precisione il microrganismo responsabile e scegliere l’antibiotico più efficace.
Esami complementari come l’ecografia addominale possono rivelare la presenza di calcoli, anomalie anatomiche o infiammazioni a livello renale. Nei casi ricorrenti, il medico potrebbe consigliare anche un’indagine endocrinologica per escludere malattie di base come diabete o sindrome di Cushing.
Cosa fare e come si cura
Il trattamento principale consiste nella somministrazione di antibiotici mirati, scelti in base all’antibiogramma. In genere, la terapia dura dai 7 ai 14 giorni, ma nei casi più complessi può protrarsi più a lungo.
È importante non sospendere la cura prima del termine prescritto, anche se i sintomi sembrano risolti, per evitare ricadute o la selezione di batteri resistenti. Nei casi lievi, a volte il veterinario può affiancare integratori naturali o probiotici specifici, che aiutano a ristabilire l’equilibrio della flora batterica e ridurre il rischio di recidive.
Quando l’infezione è complicata da calcoli o altre patologie, si valuteranno terapie aggiuntive o interventi chirurgici mirati. Una dieta veterinaria specifica può essere consigliata per ridurre l’insorgenza di calcoli di struvite o ossalato.
Prevenzione: cosa puoi fare a casa
Prevenire le infezioni urinarie è possibile con alcune attenzioni quotidiane. La prima è assicurarsi che il cane beva a sufficienza: l’idratazione favorisce la diuresi e riduce la concentrazione batterica nella vescica. Cambiare spesso l’acqua, offrire ciotole separate per ogni animale in casa, o usare fontanelle a ricircolo può stimolare la sete.
L’alimentazione gioca un ruolo importante. Alcuni alimenti industriali, specialmente quelli economici, possono favorire squilibri nel pH urinario e predisporre alla formazione di cristalli. Meglio optare per un cibo bilanciato e, se consigliato dal veterinario, specifico per le vie urinarie.
Curare l’igiene intima, specialmente nelle femmine, è fondamentale: mantenere pulita l’area vulvare e anale può evitare la risalita di batteri. Inoltre, è bene evitare che il cane trattenga l’urina per troppe ore, garantendo passeggiate regolari durante la giornata.
Infine, per i soggetti predisposti o già colpiti da infezioni in passato, esistono integratori naturali a base di mirtillo rosso, D-mannosio o uva ursina, che possono avere un effetto protettivo, ma devono essere usati solo sotto consiglio veterinario.
Conclusione
Le infezioni urinarie nel cane, se individuate in tempo, sono facilmente trattabili e non lasciano conseguenze. Tuttavia, è essenziale saper riconoscere i segnali anche più lievi per evitare cronicizzazioni o complicanze. Osservare il comportamento del proprio animale, prestare attenzione ai cambiamenti delle abitudini urinarie e affidarsi tempestivamente al veterinario rappresentano le armi migliori per garantire salute e benessere al nostro amico a quattro zampe, anche nelle situazioni più delicate.